L’articolo 658 del codice penale cita testualmente che è punito con l’arresto fino a 6 mesi e con l’ammenda da € 10 a € 516 “chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio” .
La contravvenzione citata, quindi, persegue ogniqualvolta l’autore in situazioni molto caotiche (si pensi durante un’assemblea, ad un evento pubblico, all’interno di un centro commerciale, ecc.) diffonda una falsa notizia che suscita il c.d. procurato allarme nei confronti delle persone presenti all’evento.
Si pensi, ad esempio, alla situazione in cui durante un comizio in piazza una persona comincia a diffondere la voce che ci sia una bomba pronta ad essere innescata.
Appare evidente che, in un contesto del genere, provocare un allarme immediato nei confronti della folla è totalmente assicurato.
Un caso simile è avvenuto proprio qualche tempo fa durante la finale di champion’s a piazza San Carlo a Torino quando durante la visione della partita nel maxischermo un ragazzo, a seguito dello scoppio di un petardo, annunciava l’ipotesi di un attentato.
In tale situazione il clima di panico si è diffuso nel giro di pochissimi secondi, portando inevitabilmente a migliaia il numero dei feriti.
Il contesto descritto è solo una delle ipotesi di reato addebitabili in concorso al reo, punibile sicuramente anche per altri tipi di condotte illecite.
Nel caso di specie, gli arrestati, vari soggetti di nazionalità magrebina furono indagati anche per omicidio preterintenzionale.
Il procurato allarme potrebbe scatenarsi anche nel caso in cui una persona mascherandosi da un personaggio di un film horror, con vena molto scherzosa, decida di spaventare i passanti.
Ed infatti, la persona spaventata ben potrà tutelare i suoi diritti tramite una denuncia per procurato allarme.
Il caso di specie è per ora molto comune in Sicilia con le apparizioni del personaggio protagonista del film horror “The ring”, Samara, che ultimamente si sta divertendo a spaventare di notte i vari passanti provocando timore e allarme.
Attenzione, perché una possibile denuncia potrebbe costare molto caro allo “spaventatore seriale”.
71 Commenti
Sono un tecnico ascensorista, tempo fa ricevo dal ns call center la segnalazione di pericolo dovuta ad un ascensore che si muoveva con le porte aperte, immediatamente allarmato mi precipito sul condominio in questione con la paura di quello che può capitare, nella maggioranza dei casi un incidente mortale di un utente, rilevando che l’ascensore funzionava perfettamente e che quindi si era trattato di un falso allarme, risentito parlo con l’autore della chiamata (amministratore di condominio) rimproverandogli la leggerezza con cui. Ha diffuso tale allarme. Sarebbe stato un caso di procurato allarme?
Salve. per rientrare nell’alveo del procurato allarme serve un’esigenza di maggiore pericolo rispetto al caso prospettato.
Salve avvocato, a fine agosto dopo un litigio con mia moglie sono uscito di casa con la macchina e mi sono imbattuto in una prostituta, la quale, dopo la contrattazione per la prestazione, mi ha invitato a prendere un sentiero ma la macchina per la pioggia dei giorni precedenti è rimasta bloccata in mezzo alla palude. Dopo vari e inutili tentativi di rimuoverla ho dovuto chiamare un carroattrezzi. A mia moglie, che nel frattempo mi avevo chiamato più volte , per giustificare il ritardo ho inventato di essere stato fermato da due malviventi che si erano impossessati della mia macchina e ho raccontato che me l’avrebbero fatta riavere dopo un’oretta in posto indicatomi al momento della “rapina”. Invitato da lei e da mio cognato a denunciare l’accaduto, mi sono recato dai carabinieri. L’appuntato non ha creduto al mio racconto e mi ha invitato a raccontare la verità, cosa che io non ho fatto. Così ho sporto denuncia contro ignoti. Dopo qualche giorno mi sono rivolto a un avvocato, il quale inizialmente mi ha rassicurato dicendomi che ne avrebbe parlato con il maresciallo, ma in un secondo momento mi ha invitato a recarmi in caserma per ritirare la denuncia (cosa che volevo fare il giorno dopo l’accaduto). Dopo 2 settimane dall’accaduto, ho ricevuto la chiamata dall’appuntato che mi invitava a recarmi in caserma. Così il giorno io e il mio avvocato ci siamo andati e io ho ritirato la denuncia e ho raccontato la verità. Il maresciallo l’ha raccolta e l’ha inoltrata (in tribunale, penso). Da allora non ho avuto più notizie dal mio avvocato (al quale ho dato un acconto all’uscita dalla caserma), al quale ho pregato di far arrivare ogni comunicazione presso il suo studio. Ora la mia domanda è: rischio un processo per procurato allarme? Dal momento che sono incensurato, me la cavo con un’ammenda? Non so come comportarmi con il mio avvocato. Grazie dell’attenzione dedicatami
Salve, sfortunatamente i profili di responsabilità che emergono dalla sua descrizione sono più vicini ad una simulazione di reato che ad un procurato allarme, punibile con una pena più severa della sola ammenda. Le consiglio di seguire più da vicino la vicenda tramite il suo legale già nominato. Per qualunque esigenza non esiti a contattarmi
Buongiorno avvocato, sono proprietario di un immobile con giardino, nel quale sono presenti una decina di alberi che regolarmente vengono potati e le cui frasche residue, inferiori ad un metro cubo di volume, ho deciso di bruciare in condizioni di assoluta sicurezza, considerato che le disposizioni vigenti mi consentivano di farlo. Mezzora circa dopo l’accensione del fuoco , ricevo la visita di 4 vigili del fuoco, giunti con 2 mezzi pesanti, e 2 carabinieri, i quali suonando alla mia porta mi hanno chiesto, allarmati, dove fosse l’incendio dell’uliveto. Io gli ho risposto che dovevano aver sbagliato abitazione, visto che lì non c’era alcun incendio e neanche un uliveto, cosa che loro stessi hanno poi constatato, rientrando in caserma. Ricostruendo la situazione con i militari, è emerso che una vicina con cui ho pessimi rapporti ha denunciato la presenza di un incendio ad un uliveto così da far pervenire le forze dell’ordine, con il presunto proposito di farmi spegnere il fuoco (cosa che non è avvenuta) o semplicemente di infastidirmi.
Considerato l’importante dispiegamento di mezzi (4 vigili, 2 mezzi pesanti e una volante con 2 carabinieri), e il fatto che si facesse riferimento ad un uliveto che non c’era, si può configurare il reato di procurato allarme?
Ed eventualmente potrei agire io contro il denunciante?
La ringrazio per quanto potrà consigliarmi.
Cordiali saluti
Salve, effettivamente è uno dei casi che potrebbe rientrare nel procurato allarme poiché avvertire l’autorità di polizia per un possibile incendio, pur sapendo che non vi sia, sarebbe passibile di reato
Salve
Goliardicamente su un gruppo di una cittadina ligure annunciavo di dovermi recare nella suddetta cittadina durante il Lookdown da una zona rossa ad una zona gialla e chiedevo consigli.
Poi postavo delle fotografie di repertorio di svariati anni fa come sfottò SENZA INDICARNE LA DATA
Mi segnalarono alle autorità (vigili) che facero dei controlli nelle abitazioni circostanti.
A cosa vado incontro?
Grazie mille gentilissimo
Salve, sicuramente per il tipo di azioni non può andare incontro a sanzioni di natura penale.
Pertanto, non si può parlare di procurato allarme che prevede ben altri connotati.
Buonasera, chiedevo se vi fossero gli estremi del procurato allarme a mezzo media in queste divulgazioni arbitrarie fatte su previsioni prive di dati e che mirano alla destabilizzazione emotiva dei lettori oltre che all’ansia di protagonismo . Leggendo da profano l’articolo 658 del c.p., pare che le sue affermazioni calzino a pennello. Mi riferisco all’intervistato in questione e ai media compiacenti che ne divulgano i deliri. Cordialissimi saluti.
https://it.notizie.yahoo.com/crisanti-con-lockdown-natale-oggi-085218739.html
https://it.notizie.yahoo.com/covid-allerta-di-crisanti-fra-un-mese-i-casi-esploderanno-185607694.html
Salve, non riesco a vedere il commento. Quindi non la posso aiutare senza una richiesta più specifica
Covid, allerta di Crisanti: “Fra un mese i casi esploderanno”
Buonasera, al di là della mancata apertura del link, del tutto visibile collegandosi al sito posto all’inizio del link medesimo, dove simili notizie tra il catastrofismo e la gonfiatura retorica costruita ad arte sull’allarme, non crede che il titolo da me ricopiato, basti da solo a rientrare nella casisistica? Si leggono altri articoli dello stesso tenore: “2000 morti al giorno tra un mese”. Dopo un anno di patimenti, crede che sia legittimo quest’atteggiamento non supportato da nulla e non validato da dati? Se non è questo, cosa sarebbe il procurato allarme? Cordialissimi saluti
D’accordo prendo atto della sua non risposta, dovuta a motivi che ho già inteso e sui quali intendo soprassedere per mia serietà e temperanza. Grazie, cordiali saluti
Salve, deve lasciare il tempo necessario per rispondere, soprattutto se rilascia un commento alle 21.04 (già oltre l’orario di chiusura) e poi chiede una risposta alle 2.17 (orario in cui chiaramente non si lavora). Come può notare dai commenti, lo studio risponde sempre a tutti, quindi anche ai Suoi commenti delle 21.04 e delle 2.17. Ad ogni modo, per rispondere alla Sua richiesta, questa tipologia di comunicazioni, che Lei ha sottoposto all’attenzione, non costituisce una forma di procurato allarme poiché oltre a non rientrare nella casistica prevista dal reato costituisce una forma di comunicazione personale degli effetti e sviluppi del fenomeno pandemico. Denunciare una condotta simile può portare ad essere esposti ad una controdenuncia per calunnia. Quindi, personalmente, lo sconsiglio. Spero che la risposta possa esserLe stata d’aiuto. Cordiali saluti
Buonasera, Prendo atto della Sua cortesia e spero voglia gradire le scuse per la mia maldestra impazienza. Prendo atto, altresì, della Sua cortese risposta, ritenendo, tuttavia, che le comunicazioni personali dei soggetti in questione, condotte senza il supporto di solidi dati scientifici e poste all’intendimento comune sotto forma di generale divulgazione, si trasmutano in affermazioni da fattucchiere. Mi rendo conto che il riferimento al “disastro annunciato e, in tal caso, inesistente” – parafraso e sintetizzo – espresso nella sostanza dell’art 658 del c.p., in tal caso è stato da me evocato in modo eccessivo e fuorviante. Continuo, per tal ragione, a ritenere, siffatti atteggiamenti non congrui a una seria divulgazione scientifica in fatto di pandemia e d’emergenza nazionale. La ringrazio per la Sua cortese risposta e Le rinnovo i miei più cordiali saluti.
Capisco la Sua interpretazione, ma per una querela ritengo che sia insufficiente. Cordiali saluti
Salve vorrei un informazione ieri sera ho chiamato le autorità perché mi era arrivato un SMS cn scritto che nn voleva essere un peso x nessuno e nn lo sarebbe stato… Preavviso che qst persona non è la prima volta che mi parla di suicidio… Solo che ieri sera non aveva alcun timore e sembrava che non gli importasse se avessi chiamato le autorità… Dopodiché ho provato diverse volte chiamarlo ma silenzio e lo avevo avvisato che se nn mi rispondeva avrei chiamato le autorità….. Ciò ho fatto ora questa persona nel caso ha mandato un falso allarme e io ho chiamato i carabinieri cosa succede nel falso allarme? Grazie
Salve, le ho già risposto privatamente
Buonasera. Chiedo scusa. Sono proprietario di un bar. Una persona che abita nelle vicinanze del locale, che chiama continuamente i Carabinieri soprattutto il sabato sera lamentando che vi sono avventori sia internamente che all esterno del bar che fanno schiamazzi e quant’altro, quando poi viene constatato il contrario può essere denunciato per procurato allarme anche dai Carabinieri intervenuti? Grazie
Salve, sì. Questo è uno di quei casi. Per maggiori approfondimenti non esiti a contattarmi per un’assistenza difensiva.
Buonasera,
Oggi ero in piscina di un villaggio vacanze, orario di chiusura piscina.
I lettini e la piscina sono comunque fruibili senza assistenza bagnanti, avevo con me il telo mare, un borsello con effetti personali e la maglietta; mi sono dovuto allontanare perché ho ricevuto una telefonata, per non disturbare i clienti del villaggio, mi sono allontanato lasciando incustoditi, borsa, maglia e telo, sono stato via una decina di minuti e al rientro ho ritrovato il lettino occupato da un’altra persona con i suoi effetti, mentre i miei erano spariti.
Sono andato nel panico, all’interno c’era il cellulare aziendale, dopo 5 minuti mi sono accorto che il tutto era nelle mani del bagnino, il quale diceva di aver tolto tutto perché sembrava che avessi occupato il posto per aver privilegio all’apertura, ma era evidente che non fosse così vista la sacca e la maglia poggiata sul lettino.
Qualche giorno prima credo di aver perso le scarpine da mare del bambino, ma credo me le abbiano rubate in struttura.
Non fidandomi del bagnino, ho chiamato il direttore della struttura che mi ha risposto davvero male, minacciandomi di contro denunce nel caso l’avessi sporta io.
Vedendo il clima ho chiamato i carabinieri, per paura che la mia sacca fosse stata compromessa con qualche oggetto all’interno.
I carabinieri, tutti scocciati sono venuti e si vedeva l’amicizia tra il brigadiere e la struttura, mi ha sbeffeggiato e minacciato di procurato allarme.
Io per estrema correttezza ho verificato che alcune cose che non avessi nella sacca fossero in camera, dicendo tutta la verità ai carabinieri.
I carabinieri mi hanno più volte offeso, dicendo che loro sanno, che non potevo parlare di furto della sacca, e di altro e che quando fossi tornato a casa mia, avrei potuto fare la denuncia.
Le parole sono state estremamente offensive, ma nessuno potrebbe testimoniare a mio favore, mentre il brigadiere aveva l’appuntato al suo fianco.
Dopo mi sono fatto rilasciare un pezzo di carta dove scrivono che sono intervenuti.
Dicendomi che mi avrebbero sistemato, sempre procurato allarme.
Dopo questo fatto increscioso, ho chiamato il 113 a cui ho raccontato l’accaduto e mi hanno detto che non è questo il caso di procurato allarme, che le parole usate non sono professionali, ma che alla fine tutto è bene quello che finisce bene.
Ora, questi “carabinieri” possono davvero denunciarmi per procurato allarme, oppure no?
Alla fine quello che volevo era che una forze dell’ordine mi assistesse nella discussione.
Poi in pieno covid, non so con quale diritto questa gente può permettersi di toccare le cose di altri così liberamente.
Grazie.
Salve, sicuramente il modus operandi delle forze dell’ordine è un po’ discutibile, atteso che Lei li ha contattati per un fatto realmente avvenuto e per le minacce subite dal direttore della struttura. Ad ogni modo non è sicuramente un caso di procurato allarme e una eventuale azione sarebbe sicuramente eccessiva da parte dei carabinieri. Quindi, credo solo che sia stato fatto solo per farla spaventare.
un gruppo di ragazzinicontinua a far scattare l’allarme della vetrina del mio negozio che e munita di un sensore antiurto, non hanno causato danni fino ad ora ma ogni volta e molto fastidioso, con le prove della telecamera e possibile fare una denuncia o e tempo perso? grazie per l’attenzione
Salve, non è un caso da procurato allarme in quanto non rientra nella fattispecie tipica. Peraltro, se non vi è stato alcun furto o alcun danneggiamento non viene commesso alcun reato.
Salve, ieri mia madre è stata male, l’ho portata in pronto soccorso e dopo qualche ora è stata dimessa, ma successivamente è stata nuovamente male ed è stata portata via in ambulanza, e successivamente ha fatto l’accesso al ps per la seconda volta. Dopo qualche ora mi avvisa del fatto che volessero dimetterla, nonostante le avessero rilevato solo la pressione e l’elettrocardiogramma esattamente come nell’accesso al ps precedente, e nonostante lei stesse ancora male con forti dolori al petto e all’addome. A quel punto, visto che non gli è stata effettuata alcuna visita specifica, ho chiamato i carabinieri richiedendo una pattuglia, che non è stata però mandata, mi sono trovata a discutere con l’altra persona al telefono e a un certo punto mi ha minacciato di denunciarmi per procurato allarme, e alla fine ho chiuso la conversazione. Rischio davvero la denuncia? Se non ho mai commesso reati potrei chiedere l’oblazione? Grazie mille.
Salve, non è una situazione tale per cui rischia la denuncia.
Buonasera,
A dicembre uscendo dall’ufficio dove lavoro esattamente alle ore 13,30 ca,(uffici della cucina del policlinico di Catania), ho telefonato ai vigili del fuoco per un controllo, dato che c era molta puzza di gas che si propagava per tutti i locali che si trovano allo stesso piano dalle ore 7,15 ca.
Arrivati i vigili urbani sul posto hanno eseguito il controllo, verbalizzando che era un odore normale che si ha al momento dell’accensione della caldaia.
La caldaia viene accesa tutte le mattine alle ore 6 ca. Ma non si sono limitati a dire il nome e cognome di chi ha segnalato il pericolo ma hanno fornito anche il nr di telefono.
Lasciando stare la legge sulla privacy, dopo qualche giorno mi è arrivata una lettera della mia azienda dove mi sospendeva dal lavoro per 10 GG.
Ovviamente sono andata avanti, e giorno 24 dicembre ho l’incontro con l ispettorato del lavoro.
Mi piacerebbe sapere da lei su quale argomento devo concentrare la mia difesa.
Distinti saluti
Salve, mi occupo solo di diritto penale, quindi deve rivolgersi per la sua questione ad un professionista specializzato nel settore.
Buongiorno,
sono stato condannato tramite decreto penale per procurato allarme perchè andavo in giro con una cintura acquistata online con finti proiettili.
Entro quanto tempo mi verrà notificato il decreto? Quale sarà la pena? Cosa dovrei fare?
Grazie della risposta.
Salve, Le conviene opporsi per non mettere in esecuzione la pena prevista nel decreto. Mi contatti appena Le arriva alla notifica per avviare una strategia difensiva
Buongiorno,
grazie della risposta.
La contatterò appena mi arriva la notifica. Sono in ansia, quale pena in media potrebbe essere all’incirca inflitta in questi casi?
Grazie.
Preciso che sono in estrema ansia perché è la prima volta che incappo in una questione di giudici.
Grazie dell’eventuale risposta.
Salve, la determinazione sarà una conversione della sanzione detentiva prevista dal procurato allarme in una pena pecuniaria.
Detta determinazione verrà valutata discrezionalmente dal Giudice
salve scusi il disturbo e la ringrazio in anticipo laltro giorno per chiamare un amico per sbaglio ho chiamato il numero piu sopra quello del 112 ho cominciato a parlare e mi ha risposto un po arrabbiato che quello era il numero di emergenza gli ho chiesto scusa e ho messo giu dopo due ore circa forse per uno scherzo degli amici o il mio cellulare che non ha il blocco e non funziona molto bene noi avevamo bevuto un po. comunque mi chiama un numero privato io metto giu e subito dopo ho visto altre due chiamate al 112 io volevo chiamare per dire che era stato uno sbaglio ma pensavo ddi peggiorare le cose da una chiamata allatra ci siamo spostati e quando ho ricevuto la chiamata col privato eravamo in metro. volevo chiedere rischio una denuncia per procurato allarme? e dopo quanto tempo posso mandare l’istanza alla procura della repubblica di zona per sapere se sono stato denunciato o querelato? grazie ancora
Salve, stia tranquillo, per così poco sicuramente non rischia alcuna denuncia.
Spett.le Avv.to, approfitto della sezione commenti del suo articolo per chiedere lumi su un fatto oggi accaduto. Mentre camminavo per strada ho notato due uomini che armeggiavano attorno a un parcometro, il quale si trovava divelto sul marciapiede. Lì per lì li ho scambiati per tecnici della manutenzione, ma pochi metri dopo ho realizzato che non c’erano loghi di un’eventuale impresa sulle divise o automezzi aziendali nei dintorni; inoltre ieri o l’altro ieri ho notato un altro parcometro in un’altra via, ugualmente divelto e per terra. Ho ritenuto dunque opportuno avvertire i vigili (ritenendo eccessivo chiamare il 112 ho telefonato al centralino della polizia locale della mia città, specificando che non ero sicuro che si trattasse di malintenzionati e non mi ero fermato a chiedere). L’operatore mi ha chiesto il mio nome, la via e mi ha detto che avrebbero mandato qualcuno a controllare. Ora però mi viene naturale pensare a cosa accadrebbe se gli agenti, arrivati sul posto, abbiano scoperto che questi due signori erano semplicemente addetti alla manutenzione, che magari per il freddo si erano messi dei giacconi pesanti sopra alle divise, come inizialmente pensavo. C’è il rischio in questa eventualità che la polizia locale o i due tecnici si rivalgano su di me per questo reato o per uno simile? Ho letto di una sentenza della Cassazione la quale purtroppo sostiene di sì, anche se non ho sporto denuncia, solo emesso una segnalazione telefonica. La ringrazio anticipatamente della risposta e La saluto cordialmente
Salve, la linea di comportamento tra il voler segnalare da cittadino qualcosa di sospetto e addurre un procurato allarme è molto sottile. Certamente questo fatto non può legittimare un’azione nei suoi confronti laddove non ci fosse effettivamente un reato in corso
La ringrazio avvocato, quindi posso dormire tranquillo?
Un cordiale saluto
Assolutamente
Non capisco, leggendo l’articolo di legge si capisce che è punito il comportamento di denunciare un finto reato alle autorità, non quello di inscenarlo. Ovvero nel caso del pagliaccio di “IT” il reato sarebbe commesso da chi, spaventato, denuncia il fatto alle autorità, non da chi lo inscena… Ovviamente so che nella realtà non avviene questo, ma non capisco perchè.
Salve, chi inscena un reato che non esiste è comunque punibile, in virtù di un altro delitto previsto dal codice penale, si tratta di simulazione di reato. Il procurato allarme ha un’altra connotazione, come si può leggere dall’articolo.
Buongiorno Avvocato, grazie per la spiegazione e la ringrazio in anticipo per la risposta.
Caso di “discussione” per un parcheggio. Nello specifico, un individuo sosta sul parcheggio libero da automobili. Io mi avvicino per posteggiare e mi dice che sta tenendo il posto per una sua amica che arriverà a momenti. Attendo e non vedendola arrivare chiedo di spostarsi per posteggiare io, chiedo più volte ma sempre con educazione. Passano 15 minuti e arriva l’amica che chiama la polizia sostenendo che la sua amica sarebbe stata da me spintonata per farla spostare e parcheggiare. Ovviamente ciò non é mai accaduto. La polizia arriva e prende i documenti di tutti, io mi difendo dicendo di non aver mai toccato la ragazza ma di essermi solo rivolta a lei per farla spostare. La cosa è finita lì ma può succedermi qualcosa? E io posso invece fare qualcosa? È procurato allarme chiamare la polizia per una situazione del genere? E comunque una persona può sostare su un parcheggio senza aver pagato il biglietto e senza auto tenendolo “prenotato” per un’amica? Grazie
Salve, questo tipo di azione, ovvero quello di tenere il posto occupato potrebbe configurare astrattamente una violenza privata (il fatto di dover tollerare un comportamento illecito da parte altrui), ad ogni modo non reputo entrambe le condotte passibili di eventuali procedimenti. Pertanto stia tranquilla, eventualmente laddove volesse una consulenza più approfondita non esiti a contattarmi
Buonasera avvocato. Questa sera ho sentito via whatsapp una mia cara amica. Io abito nel Torinese lei vicino Civitavecchia. Le ho chiesto come stava e lei mi ha risposto che era ubriaca, che era sola, che non ne poteva più, che voleva morire. Io ho iniziato a farle domande e lei mi diceva che non riusciva a uscire dall’ossessione di un suo ex, che stava male e mi mandava vocali disperati tra cui anche di lasciarla stare. Al che io dicendo che le volevo inviare un regalo per il suo compleanno sono riuscito a farmi mandare la posizione. Lei poi mi ha mandato un vocale dove gridava e piangeva forte dicendo di lasciarla stare. E da lì non ha risposto a chiamate e whatsapp. Al che preoccupato ho sentito la sorella con cui non si parla più e la madre e nemmeno lei riusciva a contattarla. Al che essendo io distante ho chiamato il 118 facendo presente che aveva già tentato il suicidio, che prendeva psicofarmaci. E avevo solo le coordinate tramite la posizione whatsapp che ho riferito. Mi hanno chiamato più volte per chiedermi più info ma io non ne avevo. Dopo un’ora lei mi manda un vocale dicendo ma che hai fatto mi hai mandato l’esercito. C’erano carabinieri, ambulanza, vigili del fuoco. Ora magari ti denunciano pure. Dopodiché le ho chiesto perché dicesse questo e mi ha detto che i carabinieri hanno chiesto chi fossi. Poi mi sono arrabbiato perché mi sono sentito preso in giro e alla fine mi ha pure bloccato. Ma posso essere denunciato? Ho tutti i messaggi e i vocali e io sono a 6 ore di distanza non potevo recarmi sul posto. In più nel 2017 ho preso una denuncia per simulazione di reato poi chiusa con l’assoluzione perché mi ero separato ed ero diciamo uscito di testa. Non dovrebbe nemmeno risultare sulla fedina penale. Mi può dare un suo parere? Grazie mille
Salve, laddove dovesse sorgere un procedimento per procurato allarme Le consiglio di salvarsi tutte le conversazioni con questa sua amica per avere eventualmente materiale da produrre.
Buongiorno,
entro quanto tempo è possibile denunciare il reato di procurato allarme?
E’ procedibile d’ufficio, quindi non c’è un termine
Questo cosa significa? Che non devo sporgere alcuna querela ma che deve procedere l’autorità competente d’ufficio?
Querela e denuncia sono due atti diversi, querela è quando una persona, offesa del reato, vuole tutelarsi di un torto subito e può essere presentata solo dalla stessa. La denuncia, invece, può presentarla chiunque quando un fatto è procedibile autonomamente tramite segnalazione all’autorità giudiziaria. Per maggiori approfondimenti non esiti a richiedere una consulenza approfondita e personalizzata.
Buongiorno. Durante l’ultimo mese ho discusso con una piattaforma di poker online perché si rifiutavano di darmi i soldi nel mio conto, finché, disperato dopo decine di mail, ho detto loro che mi sarei ammazzato se non mi ridavano i soldi, dato che ero in debito. La piattaforma ha chiamato i carabinieri che sono venuti a casa mia, e hanno stabilito che secondo loro ho procurato un falso allarme e mi hanno denunciato, assegnandomi un avvocato d’ufficio.
Cosa succede ora? Si può chiudere la faccenda con una multa (leggo da 10 a 516 euro) o bisogna arrivare al processo, con grosse spese di avvocato? Grazie mille
Salve, laddove non voglia farsi il processo le consiglio di richiedere l’oblazione che le garantirebbe l’estinzione del reato. Ove interessato non esiti a contattarmi per avviare insieme una strategia difensiva.
Salve.. se dovessi installare un’allarme collegato alle forze dell’ordine e questo per casualità suonasse falsamente inviando un allarme automatico agli agenti.
Rischio qualcosa per procurato falso allarme?
Salve, certamente no. Nel caso in cui l’allarme si attivasse per motivi assolutamente casuali non può certamente essere una sua responsabilità
Salve, il padre dei miei bambini non mi riporta i piccoli la sera come stabilito provvedimento presidenziale, io ogni volta chiamo il 112, per poi fare una denuncia – querela, un carabiniere mi ha detto di smetterla perché potrei essere denunciata per procurato allarme? È vero quanto mi è stato detto?
Dopo una serie di tentativi espletati con le Forze dell’Ordine consiglierei, a prescindere, di tutelarsi tramite una denuncia-querela, mi contatti per maggiori approfondimenti
Buongiorno Avvocato, mia madre è una persona molto infantile e non ci ha mai potuto vedere. Da anni chiama continuamente il 112 e il 113 facendo finta di essere in pericolo e fa credere che subisce delle violenze quando invece è lei che fa violenze psicologiche e chiama i carabinieri senza motivo. I carabinieri venivano a casa e le hanno più volte spiegato che non deve farlo ma lei se ne infischia altamente dicendo che è in pericolo. Vorrei sapere come agire perché sono traumatizzato, fa così da quando ero minorenne e mi sfondarono la porta della camera senza motivo e mettendomi con le mani al muro e iniziarono a fare la persequizione. Credo che ora sono stato danneggiato per i comportamenti dei miei genitori. Cosa mi consiglia di fare?
Grazie
Temo che la cosa più opportuna, qualora viva in casa ancora con lei, è presentare una denuncia-querela per maltrattamenti, ma prima di farlo è opportuno comunque parlarne telefonicamente. Le consiglio di richiedere una consulenza sul punto.
Gent.mo Avv. Leone,
sono un Dottore Forestale di 64 anni. Più volte (ahimé) nella mia carriera professionale mi è capitato di imbattermi in denunzie da parte di (presunti) “ambientalisti” per interventi di utilizzazione forestale da me progettati e diretti o per il taglio di alberi da me giudicati pericolanti.
Spesso la cosa è finita addirittura sul giornale con articoli veramente pesanti ed evidentemente immotivati, visto che alla fine sono stato sempre archiviato o assolto con formula piena.
Naturalmente ho infatti potuto sempre dimostrare al giudice la mia buona fede e, soprattutto, che la mia competenza e preparazione professionale mi consentivano di operare nel senso della tutela dell’ambiente, del territorio e dell’incolumità delle persone, ma rimane il forte disturbo anche psicologico causato dalle denuncie penali subite per presunti “danneggiamenti ambientali” o addirittura “truffa” e dai pesantissimi articoli giornalistici.
Nel mio caso le denucie subite, a volte anche da parte delle stesse forze dell’Ordine, possono inquadrarsi nel PROCURATO ALLARME per annunciati danneggiamenti ambientali inesistenti? La ringrazio sin d’ora e la saluto cordialmente
Salve, mi pare di capire che i procedimenti ci siano già stati, pertanto l’analisi ex post della possibilità o meno dell’instaurazione di tali procedimenti non mi compete in quanto decisione dei pm titolari delle indagini.
Bhè la mia era una richiesta di parere generale sulla cosa in se’, ma per la verità sono stato recetemente chiamato dai CCFor per l’ennesima segnalazione che riguarda l’ennesimo presunto reato di danneggiamento ambientale. La ringrazio comunque.
In tali termini non saprei dirLe perché bisognerebbe leggersi gli atti per poter esprimere un parere in merito. Laddove interessato ad un affiancamento legale mi chiami per maggiori approfondimenti
Buonasera volevo domandare un’informazione.
In caso si è indagati per procurato allarme presso l’autorità art. 658 C.P.
In caso di ammissibilità dell’oblazione….a quanto ammonterebbe??
Grazie
Salve, ove venga concessa l’oblazione l’importo sarebbe 5 euro più le spese del procedimento.
Grazie per la celere risposta…però non ho capito mi scusi…deve esserci stato un errore nella digitazione del testo …”5″??
Si, scusi. C’è stato un errore di digitazione. La metà di € 516,00, € 258,00 oltre alle spese del procedimento.
Si figuri. Grazie mille nuovamente. Posso domandarle un’ultima cosa …se non è troppo?
Mi sono posto questo problema perché parlando con un avvocato riguardo proprio l’oblazione per questo reato…mi veniva invece detto che la massima contravvenzione sarebbe 5000 euro ; quindi avrei dovuto pagare 2500 euro.
E sinceramente li per lì non avevo capito se era corretta questa cosa e quali erano i riferimenti normativi per stabilire queste cifre.
Saprebbe dirmi se è sicuro che si è sbagliato quell avvocato con cui ho parlato?
Anche perché ha insistito con una certa sicurezza…quindi non mi spiego veramente cosa…..se ha fatto confusione con qualcos’altro….
E infine quali sono i riferimenti normativi certi da prendere in considerazione per stabilire la somma da pagare?
Grazie, spero di non essere stato stato troppo pretenzioso con quest’ultima domanda
Salve i riferimenti normativi sono l’art. 658 c.p., come già aveva visto Lei, e il 162 bis c.p. che riguarda le oblazioni punite con pena alternativa dell’arresto o ammenda.
Salve avvocato mi è stato contestato un procurato allarme sono una gpg non è stata ancora definita il giudizio solo che il reato è iscritto nel rgrn mi creerà problemi al rinnovo del porto di pistola
Salve conviene organizzare quano prima una consulenza in studio e approntare insieme una linea difensiva conferendo il mandato professionale. Mi faccia sapere ove interessato
Commento che siete tutti falsi poi sta andando a. Fuoco una casa qua vicino e ci sta una bombola a gas scoppierà
Buongiorno, sono preoccupata per il fatto che mia madre, affetta da demenza senile e assistita in casa da una badante h24, ieri sera ha chiamato il 112 denunciando la presenza di un’estranea in casa, non riconoscendo la badante che la accudisce. Dopo l’intervento della polizia è stato appurato che si trattava di un falso allarme. A questo punto mi chiedo cosa potrebbe accadere se il fatto dovesse reiterarsi e quali sarebbero le conseguenze. Grazie
Salve, in tal caso non rischia nulla. Credo che ovviamente le forze dell’ordine che sono intervenute avranno certamente capito la situazione.