Finora (e fino al 31 ottobre 2022) nel caso in cui i tecnici del distributore di rete elettrica o gas trovavano il contatore della luce o del gas manomesso o con i sigilli rotti sicuramente le conseguenze per i poveri intestatari della fornitura (molto spesso ignari della vicenda) erano di natura non piacevoli.
Ed infatti, il combinato disposto degli art. 624 e 625 c.p. prevede(va) la procedibilità d’ufficio (e quindi con la semplice denuncia) obbligatoria da parte del distributore nel comunicare alla Procura territorialmente competente il fatto di reato.
Nessun accordo con il fornitore o altro escamotage poteva impedire di far partire un procedimento penale per furto di energia elettrica o di gas in quanto l’ente era obbligato per legge a comunicare la notizia di reato.
Sul punto, l’articolo 624 c.p. stabilisce (ma sempre fino al 31.10.2022) la procedibilità d’ufficio qualora ricorra una o più circostanze previste all’art. 61 n. 7 e 625 (casi aggravati).
Cosa cambia dal 1 novembre 2022? Ebbene, per i non operatori del diritto che non seguono l’evoluzione del processo penale e delle riforme giudiziarie, proprio da questa data entrerà in vigore il d. lgs. 134/2022 che ha previsto, tra le tantissime novità processualpenalistiche, anche il passaggio di molti reati a querela di parte e, tra questi, anche il furto, ex art. 624 c.p.
Proprio dal 1 novembre 2022 laddove venga rinvenuto un contatore manomesso o senza sigilli (in caso di gas) l’ente apposito dovrà procedere, ove voglia perseguire giudizialmente l’intestatario, appositamente con la querela entro 90 giorni dalla verifica del fatto.
Ed infatti, il nuovo articolo 624 c.p. prevede la procedibilità d’ufficio “… se ricorrono le circostanze di cui all’articolo 625, numeri 7, salvo che il fatto sia commesso su cose esposte alla pubblica fede, e 7 -bis.”
In altre parole, se prima la Procura contestava le aggravanti di cui all’art. 625 nn. 2 e 7 c.p. (contestando esplicitamente l’esposizione alla pubblica fede), ora queste due aggravanti non permettono la procedibilità d’ufficio e la persona offesa sarà costretta, per procedere giudizialmente, a formalizzare la volontà querelatoria.
Si potrà pensare, cosa cambia (prima la denuncia ora la querela)? La prassi potrebbe sembrare la stessa, ma così non è.
Intanto finora, ogniqualvolta vi sia stato un accertamento di un furto, la denuncia (che può, a differenza della querela, essere presentata in qualsiasi momento) veniva depositata molto dopo i c.d. 90 giorni (a volte anche a distanza di anni!)
In secondo luogo, i fornitori, che mai finora si sono costituiti al processo penale, avranno interesse ad agire, a parere ovviamente dello scrivente, laddove l’intestatario della fornitura decida di non pagare la bolletta.
Nel caso in cui venga saldato il proprio debito o si addivenga ad un accordo transattivo di certo il fornitore non avrà alcun interesse ad intraprendere il lungo e tortuoso processo penale per ottenere “giustizia”, oltre al fatto che, sempre nel caso di risoluzione stragiudiziale della controversia, si potrebbero sempre opporre istituti deflattivi come l’azione riparatoria, ex art. 162 ter c.p., o la più conosciuta remissione di querela, ex art. 340 c.p.p.
E nel caso di azioni giudiziarie già pendenti? In questo caso, sarà opportuno sollevare la questione al giudice alla prima udienza utile affinché lo stesso comunichi alla persona offesa (l’ente fornitore o distributore?) sulla possibilità di poter integrare con la querela, entro tre mesi dalla notifica del verbale d’udienza, ove voglia continuare a procedere penalmente contro l’imputato. Decorsi i 90 giorni senza alcuna querela il processo si estingue per improcedibilità dell’azione (sentenza di non doversi procedere).
Attenzione però: se verranno contestate le aggravanti nn. 2 e 7 dell’art. 625 c.p. andate a verificare se viene contestata, nella n. 7 “la destinazione al pubblico servizio o a pubblica utilità, difesa o reverenza” il procedimento continuerà ad andare avanti d’ufficio in quanto queste specifiche aggravanti non sono state toccate dalla Riforma Cartabia!
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28 Commenti
Salve, alla sostituzione del vecchio
Contatore è stata accertata la manomissione, ma allo stesso tempo il contatore misurava regolare quindi era si stato manomesso ma al momento del cambio non c’era nulla. Ora sono passati 7 mesi da questa apertura e verbale che hanno contestato, cosa accade in seguito?
Salve, le chiederanno ugualmente una ricostruzione dei consumi con annessa bolletta di riconteggio, a mio parere, non dovuta. Per ulteriori approfondimenti non esiti a contattarmi
Gentile avvocato,
a luglio 2022, in occasione della sostituzione del contatore, i tecnici hanno rilevato una manomissione interna anche se il prelievo era regolare. Sono stato convocato, a mezzo raccomandata, per assistere all’apertura del contatore presso gli uffici enel il prossimo 13 luglio. Mi conviene presentarmi oppure no? Per l’applicazione della riforma cartabia, farà fede la data di apertura del contatore in mia presenza (febbraio 2023) oppure la data di sostituzione del contatore (luglio 2022) in cui ravvisarono la manomissione?
Salve, innanzitutto dipende cosa rinvengono sul contatore e se comporta una manomissione, in seguito potremo capire come agire. Mi tenga informato
Si avvocato, il contatore é manomesso internamente. Ora che vado lì mi conviene dichiarare qualcosa, mi faranno delle domande?
No, faranno una verifica tecnica e alla fine le rilasceranno copia
Mi conviene presenziare o me ne sto a casa?
Presenzi, ove dovessero rinvenire una manomissione e un prelievo irregolare sarà necessaria l’assistenza difensiva
Grazie mille avvocato. Allora vado e le faccio sapere. Faranno tutto quel giorno, giusto, anche la ricostruzione dei Consumi? O quella la faranno nei giorni successivi e mi faranno poi sapere?
Salve, se vuole una consulenza più approfondita la invito a prendere contatti con lo studio
Buongiorno avvocato,
In data 07/12/2023 mi veniva comunicato che il contatore sostituito a gennaio 2020 risulta manomesso e mi invitano a presenziare alla verifica a febbraio del 2024. Chiedo ma è possibile dopo 4 anni?
Grazie
Salve, si certamente, La prescrizione penale e civile purtroppo è molto lunga. Laddove dovesse evincersi dalla verifica che vi è manomissione con prelievo irregolare mi contatti per valutare insieme la migliore strategia difensiva.
Buongiorno Avvocato,
Ieri ho avuto un atto vandalico nel mio contatore Enel. Lo hanno rotto completamente e si sono portati la scheda interna, praticamente hanno lasciato la carcassa di plastica tutta spaccata. Sono venuti i tecnici Enel che mi hanno cambiato il contatore e hanno imbustato quello che rimaneva , cioè la plastica esterna, dicendomi che potrei essere chiamato per qualche domanda.Io ovviamente andrò a fare denuncia ma non ho capito che domande dovrebbero farmi. I tecnici avevano pure l’arroganza di dirmi ” vedi che cosa… si sono portati la parte più importante”. E che c’entro io? Il contatore era ok ma non hanno potuto controllarlo perché appunto mancava tutta la parte interna.
Grazie per la sua gentile risposta
Come ha già scritto è necessario procedere a presentare denuncia contro ignoti per l’atto vandalico che ha ricevuto anche al fine di tutelarsi un domani da possibili azioni giudiziarie da parte del distributore/fornitore.
Buongiorno, grazie per l’interessante articolo. Il mio caso è diverso: un mio ex inquilino, terminato il contratto, non ha più lasciato la mia abitazione da mesi. Adesso ha lo sfratto esecutivo, ma ci vorrà del tempo. Intanto però usa il gas, il contatore è rimasto intestato a me, e si rifiuta di pagare le bollette che arrivano a me. Posso querelarlo per furto del “mio” gas? Cos’altro posso fare? Grazie
Salve, può certamente interrompere la fornitura chiedendo la risoluzione del contratto con il fornitore, per quanto riguarda il “suo” gas certamente può quererarlo in quanto locatario dell’appartamento.
La ringrazio molto per la risposta. Vorrei chiudere il contratto con il fornitore, ma c’è un ostacolo: i tecnici devono accedere al contatore interno all’appartamento, e la casa è occupata dall’ex locatario, che non fa entrare nessuno. Non so come risolvere.
Le conviene avviare la pratica di sfratto, per quanto riguarda i consumi se non vuole mandare il contatore in morosità (rimanendo però Le responsabile) può mettere in mora il locatario per tutte le fatture pagate, ma Le consiglio di rivolgersi ad un civilista
Buon pomeriggio, grazie per le informazioni. Lo sfratto è già convalidato e l’ingiunzione al rilascio del mio appartamento già emessa, ma l’occupante non ha rilasciato la casa e prossimamente usciranno gli ufficiali giudiziari. Intanto il tempo passa e questa persona continua a usare il gas del mio contatore. Quello che volevo chiederle è se posso fare querela o denuncia per furto del gas.
Grazie, Biancamaria
No, perchè l’intestatario da quello che ho capito è Lei, a meno che non sia previsto nel contratto di affitto che le utenze comunque sarebbero state a carico del locatario
Buongiorno
Grazie per il servizio, le vorrei esporre il mio caso.
Vendo il mio appartamento, accordandomi con il nuovo proprietario verbalmente (ma ci sono email che lo provano) per fare la voltura delle utenze. Dopo un mese però il nuovo proprietario non fa ancora la voltura perché dice che il fornitore la nega (ma io verifico che è falso), e procedo con la richiesta di disdetta del gas. Adesso è stato fissato un appuntamento col tecnico del distributore. Però cosa succede se il tecnico non riesce ad entrare o non si presenta? E io cosa potrei/dovrei fare per tutelarmi? Ci sono delle tempistiche? Devo chiedere la conciliazione?
Grazie ancora.
Salve, già la richiesta di disdetta è comunque una prova a suo favore, soprattutto se è tutto documentabile tramite richieste formali. Per quanto riguarda la “liberazione dell’appartamento” è una questione di natura civile di cui non mi occupo e dovrà consultarsi con un legale specializzato in materia.
Buongiorno, mi è stato sostituito il contatore ed il personale addetto ha verificato che c’erano 2 dei 3 sigilli posteriori rotti, contestualmente verificavano (con un computer) che non c’era stata alcuna manomissione nel contatore ed è stato imbustato e portato a controllo ad E-Distribuzione. Preciso che io ho acquistato la casa 12 anni fa e non ho notato i sigilli rotti perché posti posteriormente. La mia domanda è: mi conviene denunciare il fatto? ed io inconsapevole di cosa è stato fatto cosa rischio? grazie
Salve, deve attendere l’esito della verifica e in ordine a ciò che emerge (caso di possibile manomissione e prelievi irregolari) contattarmi per valutare insieme la migliore strategia difensiva
Salve avvocato,
Ho volturato a mio nome un contatore che era stato sostituito il mese prima quando la fornitura era intestata ad altra persona
(Contatore sostituito ad ottobre 2023, io ho iniziato il mio contratto col fornitore a novembre 2023).
Mi è arrivata oggi una fattura dove mi addebitano le spese di verifica\accertamento contatore (circa 300 euro).
Perché devo pagarle io? Non sono invece a carico del vecchio intestatario?
Salve signora, purtroppo no perchè le spese di verifica sono a carico dell’ultimo intestatario. Ove vorrà potrà richiedere al precedente intestario la somma pagata.
Egregio Dr. Leone, grazie per questa possibilità che Lei offre ai cittadini.
Il mio caso: dopo aver ricevuto una bolletta del gas molto alta ( sono via da mesi, appartamento vuoto) ho scoperto che l‘inquilino dell’appartamento sopra al mio si è allacciato al mio contatore gas.
Ho a disposizione solo foto per dimostrarlo, il gestore mi ha consigliato di rivolgermi ai Carabinieri per sporgere denuncia. Sono ancora fuori sede e i Carabinieri non hanno accettato la mia delega ad una persona di mia fiducia ( p.s. Procedura consigliatami dai Carabinieri stessi).
Durante la notte i tubi sono stati rimessi al posto giusto, vorrei comunque andare avanti con öa denuncia- Cosa mi consiglia?
Grazie mille
Salve, Le consiglierei come già fatto dai Carabinieri di procedere a presentare una denuncia anche tramite un delegato, ove Lei non possa procedere. Eventualmente anche tramite un legale.
Ove interessato non esiti a contattarmi