fbpx

Gli effetti delle vacanze natalizie sono a tutti evidenti, molti spostamenti da nord a sud, visite ad amici e parenti, festeggiamenti di vario tipo in locali al chiuso, tutte situazioni congeniali al virus per la sua proliferazione.

Infatti, se prima di natale i numeri dei contagi erano contenuti non si può dire lo stesso ad oggi con l’aumento dei casi a circa 80 mila al giorno di media.

Gli effetti dei vaccini, rispetto all’anno scorso, hanno ridotto per fortuna drasticamente il numero delle ospedalizzazioni e, in particolare, delle terapie intensive non proporzionate al numero dei contagi.

Gradualmente, però, l’Italia si sta macchiando nuovamente degli odiati colori (giallo, arancione e rosso) che limitano e impongono delle norme per i cittadini.

La variante Omicron si è diffusa in ritardo rispetto agli altri paesi europei e sembrerebbe meno invasiva delle precedenti. I stessi effetti durano di meno rispetto a prima e potenzialmente il contagiato potrebbe “negativizzarsi” nel giro di 7-10 giorni di isolamento fiduciario se non c’è un aggravamento delle condizioni.

Il Governo ha emanato un nuovo decreto che prevede dei limiti meno stringenti per i positivi e per i contatti stretti. In quest’ultimo caso, ad esempio, chi è vaccinato con terza dose o con seconda da meno di 120 giorni può uscire tranquillamente, se asintomatico, con obbligo del tampone a 5 giorni dal contatto.

Cosa, invece, non si può fare e cosa determina una sanzione?

Chi è positivo e viola la quarantena rischia la denuncia per articolo 260 del testo unico della legge sanitaria 265 del 1934. Si tratta di un reato contravvenzionale che prevede l’arresto e da tre a diciotto mesi e l’ammenda da 500 a 5000 euro.

Nel caso in cui detto soggetto infetta qualcuno durante la violazione della quarantena rischia anche la denuncia per epidemia colposa, ex art. 452 c.p., che prevede al n. 2) la pena da uno a cinque anni.

Chi, invece, è consapevole di avere contratto il coronavirus e non lo dichiara rischia la violazione dell’art. 650 c.p. (anch’esso una contravvenzione – “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”) che prevede, salvo più grave reato, l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.

Pertanto, la raccomandazione è quella di continuare a seguire le norme e le raccomandazioni igieniche e, nel caso di accertata positività, isolarsi fino all’esito negativo del tampone molecolare o antigenico.

Vuoi saperne di più? Contattami per maggiori approfondimenti!

Scrivi un commento